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Stéphane Hessel, autore della “Bibbia” degli Indignados è morto la scorsa notte all’età di 96 anni. Nato a Berlino nel 1917 da famiglia ebrea (in parte convertita al luteranesimo), arriva in Francia nel 1925. La madre pittrice ispira il personaggio di Catherine in Jules e Jim; il padre scrittore e traduttore, collabora con Marcel Proust. Arruolato e poi fatto prigioniero, riesce ad evadere e a raggiungere la Francia libera del generale De Gaulle a Londra. Inviato in Francia nel 1944, è arrestato e deportato nel campo di concentramento di Buchenwald, dove nasconde la sua identità per sfuggire all’impiccagione. Dovenuto famoso per essere l’autore del pamphlet “Indignatevi!” (“Indignez vous”), circa 20 pagine divenute nel 2010 un caso editoriale e politico, che ha ispirato il movimento giovanile degli Indignados. Ecco un breve estratto “La mia lunga esistenza mi ha dato una successione di motivi per indignarmi, nati piuttosto da una volontà d’engagement che sull’onda dell’emotività. Da giovane studente normaliano sono stato segnato profondamente da Sartre, compagno di studi di allora, ma per la formazione del mio pensiero sono stati più importanti “La Nausea” e “Il Muro” che “L’Essere e il nulla”. E’ stato lui a trasmetterci il messaggio di libertà: ‘siete responsabili nella misura della vostra individualità’, che ci invitava ad agire in nome della nostra persona senza rimetterci a un dio o a un qualsiasi potere costituito